Firenze

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Thursday, December 4, 2014

Il rap dell'anoressia e della bulimia di Elio Pagliarani


PRIMA DI LEGGERE. Rispondi alle seguenti domande e discutine con i compagni in classe.
1.      Ti piace leggere poesie?
2.      Quali sono i tuoi poeti preferiti?
3.      Quali sono i tuoi libri di poesie preferiti?
4.      Hai una poesia preferita? Quale? Perché?
5.      Trova informazioni online sul poeta Elio Pagliarani. Chi era e cosa ha scritto?
6.      Cos’è il Gruppo ’63? Cerca informazioni online.
7.      Cosa sai del problema dell’anoressia e della bulimia?
8.      Cosa sai dei disturbi alimentari in generale e della bulimia o anoressia nello specifico?
9.      Conosci film/ canzoni/ libri che parlano dei problemi alimentari?
10.   Conosci delle persone (famose e non) che soffrono di problemi alimentari? Quali?

MENTRE LEGGI. Rispondi alle domande e discutine con i compagni in classe.
1.      Come viene definita la bulimia?
2.      Chi sono i nibelunghi? Cerca informazioni online
3.      Chi sono i crapuloni dell’antica Roma? Cerca informazioni online
4.      Chi soffre maggiormente di bulimia?
5.      Quali sono i riferimenti al passato presenti nel tempo?
6.      Cosa significa la frase tra parentesi?
7.      Come interpreti l’ultima frase?
8.      Com’è graficamente organizzato il testo? Cosa pensi della grafica del testo?
9.      Com’è la punteggiatura del testo? Perché è interessante?
10.   Cos’è la figura retorica della “sinestesia”? Cerca informazioni online
11.   Ci sono sinestesie nel testo? Quali?

DOPO AVER LETTO. Rispondi alle domande e discutine con i compagni in classe.
1.      Perché pensi che Pagliarani abbia deciso di scrivere “un rap”?
2.      Quali pensi possano essere i meccanismi mentali che portano a soffrire di bulimia e anoressia?
3.      Quali sono i problemi che affliggono i giovani del tuo paese?
4.      Scrivi alcuni versi di un rap parlando di uno di questi problemi



Rap dell’anoressia o bulimia che sia

Non bastava la droga, adesso c’è anche questa anoressia, o bulimia che sia
No, non è la stessa cosa? anzi è l’opposto?, uno s’ammazza e l’altro s’ingrassa
Anoressia non significa non aver fame ma dire di non aver fame
avendone moltissima sotto pancia, e brividi d’orgoglio per non essere
come gli altri, ma come i nibelunghi anzi le nibelunghe perché colpisce specialmente
le ragazze e quanti hanno imparato con diligenza dai crapuloni dell’antica Roma
l’arte di vomitare per distruggersi: qui è come la droga, quelli ricchi
con spese e fatica più spesso se la cavano, quelli poveri finiscono tutti male.
(Fra parentesi?: all’inizio di questo rendiconto se c’era una ragazza
stramba, senza ragione apparente, si trattava di reduci quasi sempre da campi
di concentramento, da quali campi sono reduci ora?)
(La ballata di Rudi, 1995)

Il postino di Massimo Troisi (uno dei protagonisti è il poeta Pablo Neruda)

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