Firenze

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Thursday, December 4, 2014

Incontro con il poeta Marco Simonelli - scrittura creativa



Marco Simonelli è nato nel 1979 a Firenze, dove vive. Lavora come traduttore. Nel 1998 ha pubblicato il racconto in versi Memorie di un casamento ferroviere del ’66. Ha scritto e interpretato il poemetto drammatico Sesto Sebastian – Trittico per scampata peste (2004), riscrittura in chiave omosessuale del martirio di San Sebastiano. Del 2007 è invece Palinsesti – Canzoniere catodico. Nel 2009 ha vinto il premio Russo – Mazzacurati con Will – 24 sonetti . Per Massimo & Pierce di Black Sun Productions ha scritto i testi di Hotel Oriente (anarcocks.com, 2011). La sua ultima raccolta è L’estate sta finendo (Leconte, 2011). Suoi testi sono in uscita nell’XI Quaderno di Poesia italiana (Marcos y Marcos).



Dopo aver letto le seguenti poesie scatenate la vostra fantasia e preparate una serie di domande sulla sua vita personale e professionale e sui contenuti delle sue opere.




COMING OUT
[confessional poem #1]
Di Marco Simonelli

Mia madre mi guarda
attraverso i suoi occhiali di strass,
con i suoi Bette Davis’ eyes
incrollabile mamma del Mulino Bianco
sorride come una diva rimasta senza Oscar
che, in fondo, se l’aspettava.

Madre eroica: come Rocky si è allenata ogni giorno
seguendo il corso aerobica Jane Fonda
per essere fisicamente preparata
a questa rivelazione “inaspettata”.

Che non sono Schwarzenegger
l’ha sempre sospettato;
il mio fanatismo per Madonna
lo ha confermato.

“Una madre certe cose se le sente”
dice, ballerina che danza sulle punte,
Carla Fracci ragazzina al suo debutto.

Sono Gesù bambino
che guarda sua madre

like a virgin.
IL VATICANO DICE DI NON FARLO.
Di Marco Simonelli

Il Vaticano dice di non farlo.
Vuol dir che non avremo cerimonia.
Ma quello Stato che moneta conia
Il nostro patto, amor, non può disfarlo.
Ci unimmo un pomeriggio nel salotto,
sfiorandoci le mani, per merenda.
“Di tue ferite io sarò la benda”
promettemmo mangiandoci un biscotto.
In fondo non vogliamo un matrimonio.
Ci basta un bacio da scambiarci al sole,
un avvenir di giorni come prole.
È questa la ricchezza, il patrimonio.
(Chi ci dice che quelli con le ali
  non siano anche loro omosessuali?)



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